venerdì 29 aprile 2022

Douglas Dunn

 I MIEI DIARI SONO GIORNI


I miei diari sono giorni,

Giorni di carne e realtà. Il calendario

Ricorre perdirci chi siamo,

O eravamo, per lodare o biasimare.

Ecco, quel giorno arriva

Di nuovo. La finestra è pietra umida

In cui è impossibile guardare. Luce e sole,

Senza alcun riflesso, un terreno liscio,

Che slitta su uno spazio vetroso.

Rabbrividisco al ricordo,

E da una vita mancata, una crescita spezzata

Scolpisco la mia folle poesia.

Il cancro non è una metafora.

Una lastra lucente di pioggia sulla betulla alla finestra

In questa giornata soprannaturale di marzo,

Assottigliata, fatta crepuscolo, finanche stella lucente,

Fredda e pietosa.


Traduzione di Marco Fazzini

da Elegie, Elliot, 2022

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