lunedì 30 maggio 2022

Francesco Dalessandro

 AGLI DEI DEL SERENO


 Grazie, dèi del sereno, del dono

di queste ore assolate e odorose

da spartire come il pane da gustare

come il nostro desiderio quando cresce

nutrito dalla smania, come in lei

ora un’intensa pena camminando

al mio fianco, ombra e sole tra i rami

e i suoi capelli, come in me nel sangue

arsura e sale se al pensiero balena

la luce del suo corpo quando nudo

disposto all’amore si offre nell’ora

in cui nessuno più transita umano

o animale e il silenzio è oro fuso

versato sul paese, come in noi

dopo l’affanno dolce stanchezza

e riposo nel sole che declina

 


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