AGLI DEI DEL SERENO
Grazie, dèi del sereno, del dono
di
queste ore assolate e odorose
da
spartire come il pane da gustare
come
il nostro desiderio quando cresce
nutrito
dalla smania, come in lei
ora
un’intensa pena camminando
al
mio fianco, ombra e sole tra i rami
e i
suoi capelli, come in me nel sangue
arsura
e sale se al pensiero balena
la
luce del suo corpo quando nudo
disposto
all’amore si offre nell’ora
in
cui nessuno più transita umano
o
animale e il silenzio è oro fuso
versato
sul paese, come in noi
dopo
l’affanno dolce stanchezza
e
riposo nel sole che declina
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