IL TACCUINO DEL RECLUSO
Il mio taccuino ha i bordi levigati
come il libello di Catullo netti.
Con cura annoto i versi appena nati
sulla pagina, belli e benedetti.
IX
Si congela il rigore dell'inverno
in calma sospensione adamantina.
Nel silenzio incantato ci avvisina
il costante contatto con l'Eterno.
X - (to yourself)
Prima che inaridisse il tuo germoglio
tu eri la mimosa sensitiva
che s'apre e si richiude senza orgoglio -
tu di tutte le linfe la più viva.
XI
Ben chiuse e sigillate le tue porte
che alla speranza sbarrano ogni ingresso -
Reame ti sei fatto di te stesso.
La clausura del cuore è pura Morte.
XVI
Trasumanare è l'unica avventura -
annullare del corpo ogni barriera -
del tempo valicare la frontiera.
Questa è dell'Infinito la misura.
XVII
Distilla di quest'intimo liquore
ogni goccia con fervida pazienza:
la gioia consapevole non muore,
si dissolve in perenne evanescenza.
da Il taccuino del recluso, InternoPoesia, 2021
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