Ci sono libri nei quali ci si perde, nei quali si entra per perdersi, perché non si vuole più uscirne. Sono quelli che indagano l’anima o il mistero di sé.
Di ognuno di questi libri offro solo l’incipit, ovvero il primo, o i primi paragrafi; di qualcuno, l’ultimo o gli ultimi, ovvero l’explicit. Spero, per voi che leggerete, che servano d’invito a perdervi in essi.
UN AMORE SENZA FINE
Quando
avevo diciassette anni e obbedivo totalmente ai più solleciti comandi del cuore,
mi allontanai dai cammini della normalità e nello spazio di un istante rovinai
ogni cosa che amavo, così profondamente amavo, e quando l’incorporea
sostanza dell’amore si ritrasse nella paura e il mio stesso corpo finì segregato,
fu difficile per gli altri credere che un’esistenza ancora così nuova potesse
soffrire così irrevocabilmente. Ma gli anni sono trascorsi e la notte del 12
agosto 1967 divide ancora la mia vita.
Traduzione
di Francesco Franconeri
Da
Un amore senza fine, Sellerio, 2015
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