mercoledì 22 agosto 2018

Carlo Alberto Parmeggiani


ALLA MADRE

gli occhi dal buio si apriranno
ai chiari raggi del tuo viso
                                                                             S. Gorodeckij

Se, come dicevi, il gatto è un poeta sognatore
e il cane un commesso viaggiatore,
che sogneranno e dove mai andranno
quando capiranno
che non darai più loro da mangiare,
né li accarezzerai o parlerai quando agitati
cercheranno la tua voce o la tua mano
per stornare un’ombra cupa che li sfiora?

Ghiaccia l’erba ai bordi del canale.
Stringo i pugni su gabbie d’afflizione.
Nessuna insegna mi sa indicare un dove.

Anch’io vorrei che ti prendessi cura
di me, ancora come gatto e come cane.

da Inoj, di Berath Udarnik (inedita)

Nessun commento:

Posta un commento