mercoledì 27 marzo 2019

Stefania Portaccio

DA MANE A SERA ALLA POESIA LAVORO

il mattino è dolce – una salita
spolverata d’oro fino al pranzo – poi resto
un poco sdraiata e ad uno ad uno
tutti i versi che ho scritto li detesto

andrebbe omaggiata la controra
allacciandosi a un corpo
guardando l’acqua a un parapetto
o dentro a un letto

invece cocciuta insisto
a me sgradevole
e penso e scrivo in modo
deplorevole

solo alle otto è sera e posso
cucinare, bere vino, soffrire pure
ma senza il tribunale
dello stile

proposito: abolire
le ore pomeridiane
le sventate che ciondolano e ingrassano
spiumarle – quelle oche! – darle in pasto
alla volpe del mattino e dalle piume
cavarne un gran guanciale
per il lusso serale

da Waterloo, LietoColle, 2019 

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