venerdì 21 maggio 2021

Aurelio Bertola

 PERCHÉ LA MANO MIA SCORRA PIÙ GIUSO


Perché la mano mia scorra più giuso,

E tutto abbracci delle poppe il giro,

Il bianco velo alla metà dischiuso,

Fille ritira alquanto il bel respiro.


Poi tragge,  ond’io colà mi résti chiuso,

Un impetuosissimo sospiro;

Io dal nuovo piacer vinto e confuso

Non credo a quel che sento, a quel che miro.


La lingua sua fuor delle labbra uscita,

Che mezzo aperte due pozzette fanno,

Dimanda pugna, e la mia lingua invita.


Ambo così le ardenti alme si stanno

In una, e in un sol corpo, in una vita,

E così insieme in altri mondi andranno.


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