MISERICORDIA
Dall’acqua al fuoco e dalla terra all’aria,
tornare mille volte dal fuoco alla terra,
dall’aria all’acqua, combinando in mille
modi i puri elementi della vita, in armonia
col disegno tenace e la spinta d’un ordine.
Senza principio e fine, inderogabilmente.
E accettare il destino dell’essere, esaltato
in un uomo, un uccello, un albero o una pietra,
che lì respira e canta, lì cresce e s’inabissa
un minuto, anni, secoli, e si scioglie
per rinascere altrove, in altra latitudine
dello spirito e lì determinare il ritmo
della creazione. Perché c’è compimento
– polvere, scheggia triste, decreto di morte –
solo nelle illusorie e caduche presenze
che la materia simula e incessante abbandona,
non nell’indivisibile e luminoso che abita
la quieta casa dell’eterno.
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