lunedì 5 luglio 2021

Ludovico Ariosto

 

LASSO! CHE BRAMO ANCOR, CHE PIÙ VOGLIO IO

 

Lasso! che bramo ancor, che più voglio io,

se nulla cosa da voler mi resta,

e son, senza disio, pien di disio?

 

Amor mi tien pur sempre in gioia e ’n festa;

che brami adunque, disiosa voglia?

che nova cosa è quel che mi molesta?

 

Io voglio, ma io non so quel ch’io mi voglia;

e volendo mi doglio; ah duro fato,

che senza alcun dolor sempre mi doglia!

 

So pur ch’io son più lieto e più beato

di quanti amanti fur felici mai,

e sopra modo alla mia donna grato.

 

So ch’ella m’ama e che m’ha caro assai,

e meco è d’una voglia e d’uno amore,

e possedo quel ben ch’io desiai.

 

Ma nova voglia ancor resta nel core,

e senza mal provar, provo tormento

con certo non so che lieto dolore.

 

E benché sia tra li altri il più contento,

più bramo ancor, bench’io nol sappia dire,

e così, più felice e discontento,

 

s’altro bramar non so, bramo morire.




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