LASSO! CHE BRAMO ANCOR, CHE PIÙ VOGLIO IO
Lasso! che bramo ancor, che più voglio io,
se nulla cosa da voler mi resta,
e son, senza disio, pien di disio?
Amor mi tien pur sempre in gioia e ’n festa;
che brami adunque, disiosa voglia?
che nova cosa è quel che mi molesta?
Io voglio, ma io non so quel ch’io mi voglia;
e volendo mi doglio; ah duro fato,
che senza alcun dolor sempre mi doglia!
So pur ch’io son più lieto e più beato
di quanti amanti fur felici mai,
e sopra modo alla mia donna grato.
So ch’ella m’ama e che m’ha caro assai,
e meco è d’una voglia e d’uno amore,
e possedo quel ben ch’io desiai.
Ma nova voglia ancor resta nel core,
e senza mal provar, provo tormento
con certo non so che lieto dolore.
E benché sia tra li altri il più contento,
più bramo ancor, bench’io nol sappia dire,
e così, più felice e discontento,
s’altro bramar non so, bramo morire.
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