Oggi è il diciannovesimo anniversario della scomparsa di Alessandro Ricci, poeta e amico.
Questa poesia è una di quelle scritte da me in questi anni, ricordandolo.
DIRTI TUTTO
quasi sempre. A chi vive
non è dato scambiare
anche il buio
ma il tuo per amicizia
avrei voluto cancellarlo.
«Non sono sempre triste»
dicevi «e la mia gioia
lei l’ha vista e sa come
e sa perché, ma i pochi
sorrisi, i tristi slanci,
l’amara verità sono figli
dell’uomo perduto che sono».
Non cercare solo fuori
la dimenticanza, solo dentro
la fuga, ma resta
in te, anche se la tristezza
è questa tua sera d’inizio
primavera, di fine dolore.
Non c’è più tempo e l’ora
è tutto il tempo. I treni
partono, tornano, cambiano
i viaggiatori. Non chi resta
alla stazione, smarrito
nell’addio, a distanza
di piuma, di carezze
leggere e sogna lei, loro
e si perde.
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