ÁPEIRON
l'idea di quel noi che formava
casualmente il nucleo solido
delle nostre differenze
dove il sogno svolgeva il
ruolo
d’elevare la fortuita aderenza
dei corpi e delle menti
alla massima consistenza
respiri dilaganti esaurivano
l'appropriarsi reciproco
senza lasciare spazio vitale
al principio di sussistenza
ché il nostro tu ed io era fatto
d'aria e di terra in una
specie
d'orbita sperimentale intorno
all’intrinseco desiderio di
fuga.
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