ELEGIA TERZA
IV – Crisi di tempo
Così come crollasse una tomba
e scorresse sulle acque
tutto il suo mistero…
Ma piuttosto,
esso, lo sguardo ci tiene
a un suo capo, fruttificati.
Succhia da noi quanto può,
sembrando mostrarci
gli angeli degli alberi e degli
altri paesaggi.
Gli alberi vedono noi
e non noi loro.
Così come si spezzasse una foglia
e scorresse da essa
un fiume di occhi verdi.
Siamo fruttificati. Appesi
a un capo di uno sguardo
che ci risucchia.
Traduzione dal romeno di Claudio Parenti e Fulvio Del
Fabbro
da Undici elegie, Libri Scheiwiller, Milano 1987
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