ELEGIA TERZA
II – Crisi di tempo
Oh, breve tristezza, insetto verdastro,
voi, blande uova, abitanti il nucleo di una meteora
spezzata; e dalle mie mani coperte
perché rinasca un tutt’altro decoro.
La stanza si riversa dalle finestre
ed io non posso trattenerla nei miei occhi aperti.
Guerra di azzurri angeli con lance elettrizzate
percorre le mie iridi.
Mi mescolo con gli oggetti fino al sangue
per impedirne l’avvio
ma essi urtano le cornici e fluiscono più lontano
verso un altro ordinamento.
Oh, breve tristezza, resta
intorno una sfera di vuoto!
Sto nel suo centro e ad uno ad uno
gli occhi della fronte, delle tempie, delle dita
si aprono.
Traduzione dal romeno di Claudio Parenti e Fulvio Del
Fabbro
da Undici elegie, Libri Scheiwiller, Milano 1987
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