venerdì 2 agosto 2024

Cristina Sparagana

 OH, TU, LA NON PIU' GRIGIA DELLE SEDIE


Oh, tu, la non più grigia delle sedie,

dal consorte malato,

un grano di pulviscolo, lo iato,

e la rondine morta.

Tu,

la mummia di segale,

risorta

per pascerti nel fieno,

riposare

il viso e la moneta,

anche tu, pare,

fosti sangue una volta,

rughe come gabbiani,

la tua avvolta

freschezza dei tuoi muti sedici anni

nuotavi tra i delfini,

coi malanni

nel tramonto del sole.

Fosti

vergine e tigre,

malincuore,

turbolenza dei giorni,

Migrasti su una lacrima

dagli orli

d’orifiamma e di sale.

Ma ora sarai con noi,

fra le lampare

della terra bagnata,

dimentica

di chi ti ha abbandonata

dopo un gioco d’amore.


da Cenere alla cenere, Il Labirinto, 2024

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