EPIGRAMMA ROMANO
La luna sull’azzurra non celeste
Banca d’America e d’Italia
Galeone nella rada illuminata
Dell’ondoso Tritone serale
E l’aria gelata che solleva,
Appena volge l’angolo, le accese
Tovaglie a inaspettati tavolini
Approdi ormai deserti dell’estate
Placano all’improvviso non so come
Il duello della Voce e del Silenzio
Che disciolgono in stupore le armi
Mentre salgo la via Francesco Crispi.
Dicembre 1963
Notizia
Francesco Villalba (Roma 1940-1969) è autore di poesie e prose che apparvero in varie riviste attive negli anni ’60, quali «La Fiera Letteraria», «Letteratura», «Arte e Poesia». Solitario ma non isolato, non è azzardato affermare che i suoi versi intensi e nuovi abbiano esercitato una segreta o non riconosciuta influenza su alcuni poeti suoi coetanei o di lui più giovani.
Altre notizie su Villalba si possono leggere in «Pagine», XVII, 53, ottobre-dicembre 2007. Il numero contiene una rievocazione di Gianfranco Palmery, che gli fu amico, e la poesia Epigramma romano.
I versi che pubblichiamo sono tratti dalla rivista «Arte e Poesia», 4-6, sett.-dic. 1969 (De Luca Editore, Roma).
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