RÒNDINA NEL MARE FRA CIELI LUNGHI
Ròndina nel rame fra cieli lunghi
oggi, oblique fughe alla grondaia
e soste d’amore sulla mano d’una
vita che non conclude; la lampada cuce
il giorno alla notte e seduti
vicini proviamo un bene lontano,
una stupìta obbedienza regge
l’arco oscuro della porta e tutto
pare possibile un poco, attorno:
nel vano dove scivola un respiro
di cielo fra due linee di tégoli.
Sghembi rimbalzi gialli di fari
dalla via rigano i muri rugosi,
la sunza ch’è ora, solo finestra.
Attraversa i geranei una taciturna
fragranza che fa di me un figlio,
di te, mia madre.
Da Stanze della vita, Rotundo,
1988
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