SONETTO XXX
Ebbi un'anima e il suo lungo distacco
e quel che fu non è nulla di questo
momento che incide mentre mi leggi,
nulla di questo passare di rondini,
così delirando paura e forza
tra le cose e tratti d'oscure veglie.
Venga più scuro ancora in faccia al grigio
tollerarsi ancora un po', salivando
i corpi fragili e spesso l'amore
che spaventa e non si dice, più scuro
il limite selvaggio e cieco vento.
Che pensi tu di questo aspro morire
e dell'anima che imbroglia la sorte
ed evade rarissima alla morte.
da Ancora meno, puntoacapo, 2021
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