da LEITOURGIA
Perderai il fuoco dei capelli
nel tramonto - il tordo -
sotto l'olmo mai in quiete
sul petroso lato
fascio bruciante che mi tocca a fronte
sul dosso
fuoco di Dio sul monte
e trasparenti ali corrono
giù sugli ancora sterpi
prima dell'indaco etereo avanti
l'oro di rame a scaglie
e già s'accende la falsaluce
nella vallata in fondo
ma gelida rimango di nero
umida terra
e non è maleficio il mondo
se ancora lo piango
*
Allora metti la mano
sul mio collo nudo
calda mezzaluna di sole
offesa dentro a un ferro
sui platani che fanno
chiaro il verde cielo cerchio
d'Ippocrate che distrugge
Adesso il padrone
ama
l'amore che ti chiude nel dilemma
il fiele asperso sulla terra
ama
padrone, obbedisci!
E' la tua parola, l'insana
l'Una e sola che ci lascia
e di eucaristico silenzio ci attraversa
Via Lattea, n. 7, gennaio-giugno 1991
Negli anni Novanta del secolo scorso si pubblicava, a Catania, una piccola rivista letteraria, «Via Lattea», diretta da Benedetto Macaronio (direttore responsabile era Claudio Fassari). La redazione era composta da Luigi Amendola, Alberto Cappi, Salvatore Cataldo, Alessandra Giappi e Renato Pennisi. Da «Via Lattea» ripropongo alcuni testi significativi.
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