CINQUE DOLORI
I
E' nel braccio - che ruoto
e che stiro -
il dolore
e risale, la notte,
per la spalla
si abbarbica
alla nuca...
II
Sulla guancia mi ha punto
sopra l'arco
dell'occhio - dentro il sonno -
la zanzara di sangue
che ho colpito
schiacciata
contro
il muro...
III
Ho l'orecchio
che non mi dà
riposo:
tutto il giorno
e la notte è rumore
di canneti nel vento
di monete
catene
per le scale
IV
Ha distrutto lo smalto
bianchissimo, l'avorio
- è nella polpa
la carie.
Un buco vuoto,
nerastro, dentro il dente,
vibra i nervi, trapana
le tempie
il mio cervello...
V
Non posso più dormire.
Dalla sedia:
dal piede o dal bracciuolo
dalla trave
del tetto
o dentro il letto
accanto a un braccio
un dito
la testa che rasenta
la spalliera
la trama
che sfarina.
Via Lattea, n. 5, Gennaio- Giugno 1990
Negli anni Novanta del secolo scorso si pubblicava, a Catania, una piccola rivista letteraria, «Via Lattea», diretta da Benedetto Macaronio (direttore responsabile era Claudio Fassari). La redazione era composta da Luigi Amendola, Alberto Cappi, Salvatore Cataldo, Alessandra Giappi e Renato Pennisi. Da «Via Lattea» ripropongo alcuni testi significativi.
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