lunedì 31 luglio 2023

Alberto Toni

 CINQUE POESIE


*


Il colore dei fiori

nel mese oscuro e freddo.

Cerchi d'oro sulla terra

inventano nuovi giochi

e parole senza peso

per infinite corse.

Ho conquistato il cuore della notte

con un grido

tra le foglie del sonno.

Sopra la ruota del cielo

volano gli ultimi uccelli.

Sono lontani i pensieri di libertà.


*


Calendario d'attesa per queste ore

di neve. Ultimo albero in giardino

dove i bambini giocano.

Vince nell'ignoto la torre

dei rami - altre storie destinate

al nulla.

E a guardare la neve si rimane

meravigliati.

La sera dipinge la sua fredda

geometria, tra gli ultimi

echi del gioco.

Nel nulla profondo

troppo tardi - un destino come ferita,

uno spazio come un tappeto d'erba.


*


Ecco nel raggio di luce

il risveglio sopraffatto dal nulla.

La descrizione che abbandona

il sonno, scuote l'ombra,

si rivolta nell'atteso assalto.

Alla finestra si specchiano le realtà -

le finestre chiuse.


*


A quali ombre mi sono per sempre

legato? A quali altri nomi discesi

nuovamente negli anni

della solitudine?

Se sia davvero l'ombra dei naufragi

non so dire.


*


Quello che manca è un'ala tenera

di pensieri, un immediato senso

di vero. Qui, dentro il giorno in città

e dentro il raggio di sole

sulla strada.

Soltanto il vento sui capelli

dà il movimento.


Via Lattea, n. 10, luglio-dicembre 1992


Negli anni Novanta del secolo scorso si pubblicava, a Catania, una piccola rivista letteraria, «Via Lattea», diretta da Benedetto Macaronio (direttore responsabile era Claudio Fassari). La redazione era composta da Luigi Amendola, Alberto Cappi, Salvatore Cataldo, Alessandra Giappi e Renato Pennisi. Da «Via Lattea» ripropongo alcuni testi significativi.


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