ADDIO ALLE ARMI
(inizio)
Sul finire dell’estate di quell’anno eravamo in una casa in
un villaggio che di là dal fiume e della pianura guardava le montagne. Nel
letto del fiume c’erano sassi e ciottoli, asciutti e bianchi sotto il sole, e l’acqua
era limpida e guizzante e azzurra nei canali. Davanti alla casa passavano
truppe e scendevano lungo la strada e la polvere che sollevavano copriva le
foglie degli alberi. Anche i tronchi degli alberi erano polverosi e le foglie
caddero presto quell’anno e si vedevano le truppe marciare lungo la strada e la
polvere che si sollevava e le foglie che, mosse dal vento, cadevano e i soldati
che marciavano e poi la strada nuda e bianca se non per le foglie.
[. . .]
Traduzione di Fernanda Pivano
da Addio alle armi, Oscar Mondadori, 1965
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