da RICOGNIZIONI
II
Siamo giunti nel luogo dove crescono
gli alberi nani, dicesti, dove i fulmini
non possono trafiggerci - e in effetti
era un giardino incantato, un orto di
delizie: solcavano il cielo squadriglie
di volatili.
Aprile non è il mese più crudele,
benché confonda memoria e desiderio,
non è crudele se era un giorno di aprile
la data.
(Potrei anche sbagliarmi).
La città era dietro le mura, se ne vedevano
le torri e i campanili, ma vuota,
così almeno mi piaceva immaginarla.
Un paradiso!
Come se davvero esistesse un paradiso.
Esiste il paradiso?
No, risposi, non credo.
Fu allora che prendesti la corsa,
mi costringesti a un trafelato inseguimento.
da Linea di basso ostinato, Il Labirinto, 2023
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