EPPURE
RIPENSANDO A QUELLA LUCE
Eppure
ripensando a quella luce
in questi
giorni così netta e insieme
così proba non
sembra vero
Tutto pare
rimasto
in quelle linee
conosciute la porta
come il mattino
che si aprì
la prima volta,
le voci
intorno al
tavolo, il subitaneo
vento
Il profilo dei larici
non ha mutato colore?
(INEDITA)
Le ultime 2 poesie di Vitale mi sembrano poesie che parlano di assenza, in una maniera talmente piena da farla toccare e smentirla.
RispondiEliminaMi piace tanto l'endecasillabo di sapore classico che apre il componimento, con gli accenti ravvicinati sul finale e un tono ascendente.
Mi piacciono molto alcuni rimandi esterno-interno verso (v. 5 - porta; v. 7 interno - volta), e mi piace anche moltissimo il distico finale che gioca con le unità mensurali: prima un bel settenario (ma di 8 sillabe perché sdrucciolo), e poi un ottonario, ma piano. C'è un lavoro "a fisarmonica" che rende piacevole leggere il testo, ma che dà anche l'idea di una voce del tutto interiore.
Come se fosse un discorso che il poeta fa con qualcuno che gli è vicino e che il lettore non vede, e i versi ci tirassero dentro questa intimità.
In fondo sono versi dolorosi, e tremendamente delicati.