LA ZOLLA E' SODA DI VENTO
La zolla è soda di vento,
bassa la rondine,
a letto la vergine dorme.
Profondo è il futuro.
Il letto è un mucchio di
stracci.
Nel sonno un uomo
serpeggia.
Non esiste bambino.
Il poeta Villon al
risveglio
smarrisce un poema
sognato.
Non scritto è il futuro.
Si scrivono lettere:
questa si scrive.
Controluce in sonno a
qualcuno
un uomo cammina e non
scorge:
imprevista la rondine
macula il vento.
Ignoto è il futuro.
Su un muro di carceri un
uomo
incide il poema che
Villon non ebbe.
Si desta la vergine. Di
terra ha il guanciale.
Un bambino di stracci è
il futuro.
(Inedita)
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