SE DEVO ABITARE CON TE, SOLITUDINE
Se devo abitare con te, solitudine,
che non sia nel disordine di case buie;
sali con me al naturale belvedere
che i clivi fioriti della valle e l’onda
cristallina del fiume fa sembrare
miniature; veglia con me dove i rami
intrecciano un riparo e il daino saltando
rapido scaccia l’ape dal calice del fiore.
Con te traverserei lieto quei luoghi,
ma l’amabile colloquio d’una mente
innocente, quando parole sono immagini
di fini pensieri, è piacere dell’animo;
e è bene supremo del genere umano
quando spiriti affini si rifugiano in te.
John Keats, Poetical Works, Oxford University Press, 1972
Traduzione di Francesco Dalessandro
John Keats, Poetical Works, Oxford University Press, 1972
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