SOLITUDINE
Di notte viene la Solitudine adesso
a sedersi invece del sonno accanto al mio letto.
Come un bambino stanco aspetto il suo passo
distesa, l’osservo spegnere la luce con soffio leggero.
Seduta immobile, non si volta né a destra
né a sinistra, e stanca, stanca china la testa.
Lei pure è vecchia, lei pure ha combattuto.
Così, è inghirlandata di alloro.
La marea che nel buio mesto defluisce lenta
si frange sopra un’arida spiaggia, insoddisfatta.
Soffia uno strano vento... poi silenzio. Io sono pronta
ad incontrare la Solitudine, a prenderla per mano,
ad abbracciarla stretta, aspettando che la terra
riarsa s’inebri dell’atroce monotonia della pioggia.
Traduzione di Marcella Corsi
da Il vento il riso il volo, Galaad Edizioni, 2010
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