venerdì 27 gennaio 2012

Paola Febbraro


T’AVEVO DETTO

t’avevo detto che trovavo scortese parlare subito coi morti quelli che si sono dati la morte da soli cosa vuoi dire hai chiesto chiedevi ti rispondevo annaspando le mani nell’aria che chi se ne andava da solo voleva o doveva cessare un dialogo ne aveva bisogno ché in fondo quel dialogo torturava e quindi rivolgersi subito al morto era come continuare questa tortura non volersi rendere conto noi vivi di cosa era successo di cosa ancora accadeva tu credi hai detto ne sei proprio sicura dicevi

con gesto largo ti infili e ti sfili una giacca da uomo stai camminando con la testa in avanti inclinata in avanti i capelli come due piccole ali nere alle tempie avanzi di corsa con ampie falcate giraffe cercando di notte col muso nell’aria quel nero denso la faccia
sostanza

ed ora mi tappo le orecchie per non sentire le grida degli altri vicini
e ti piango

i polsi li ho già liberati

17 ottobre 1996

Da La rivoluzione è solo della terra, Manni, 2002

1 commento:

  1. ho scoperto solo da pochi giorni questa poetessa e la sua prematura, tristissima scomparsa.
    E' terribile trovare qualcosa di così bello e non poter sperare di ... averne di più...

    Sto cercando di lei tutto quello che c'è. E per questo sono arrivata qui.
    Grazie per questa mollichna aggiunta.

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