IL
CIELO DI GENNAIO È COME IL CALCO
Il cielo
di gennaio è come il calco
spettrale
di una lastra biffata.
Lungo il
sentiero che porta alla torre
rovesciata
le foglie del salice
si
stemperano nel grigiore
indistinto
di quell’acquaforte
mancata.
Curvo come uno di quei rami
si
dondola nell’orto
lo
spettro allampanato del vicino,
scoprendo
sul viso di quarzo
una
ragnatela di piccole rughe.
Sorvola
la poiana il dosso
nel vento
che sbuca dai casolari
diroccati
di questa campagna che dirama
un
leggero ventaglio di canali
con le
movenze della lepre impazzita.
Il sole
trapela a fior d’acqua
come il
volto di un giovane annegato.
Da Marine
e altri sortilegi,
Il ponte del sale, 2006
Ho scoperto da poco questo spazio e ci passo volentieri. Belle scoperte si fanno vagando sul web, complimenti soprattutto per le cose inedite
RispondiEliminaGrazie, Nidia. Fa sempre piacere raggiungere il lettore che si desiderava iniziando l'intrapresa.
Elimina