venerdì 23 marzo 2012

Alessandro Peregalli


LA VITA DEL POETA


Faticosa è la vita del poeta: si alza la mattina
e i brandelli del sonno tendono a fondersi per lui
in vivide immagini diurne. Camminando verso l’ufficio,
galleggia su queste nuvole argentee tra i raggi obliqui del sole
finché si siede alla scrivania. Poi la meccanica delle consuetudini
(le frasi note, le carte) lo prende e lo porta a sera.
Allora i coaguli argentei, già indorati dal sole,
son diventati rossi e sfocati e tenerli insieme
è difficile: e di uno sforzo non è più capace.
Allora se non v’è altro impegno
d’amici o di parenti già da tempo fissato,
forse immagini d’altro genere dolci e più impellenti
salgono dal profondo... E deve accantonare lo scrivere
per fare all’amore!


Da La cronaca. Poema 1939-1982, Il Saggiatore, 2003

1 commento:

  1. a buon conoscitore poche parole... amo la realtà raccontata così pane e salame. anche se, è ovvio, la realtà del poeta-impiegato è ancora di molto più complessa, come i suoi amplessi...

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