IN
QUESTI GIORNI DI MARZO
In
questi giorni di marzo
mio
padre torna ragazzo.
Sale
in soffitta, gira per le stanze,
rovista
sottoscale e ripostigli
alla
ricerca affannosa
e
disperata di non sa che cosa.
Come
un animale dal letargo
mio
padre in questi giorni
esce
dalla sua vecchia età.
Le
rughe gli si spianano, non ha
più
bisogno d’occhiali,
il
suo bastone è come un ramo fiorito
con
tanta leggerezza lo porta.
Mia
madre (pure è da tanto che ne sopporta
questi
bruschi ritorni giovanili
scandalizzata
e felice) sbalordisce
davanti
a certe sue imprevedibili uscite
e
si chiede se ancora non lo conosce.
Non
vuole rassegnarsi, benedetta,
ad
avere un marito
in
meno e un figlio in più.
E
mentre traffica in cucina
sussulta
a una voce che le viene
dalla
strada, dal fondo del cuore:
quel
nuovo figlio discute col più grande
e
vuole avere per forza ragione.
Scandalizzata
e felice
fa
di no con la testa ma dice
con
tutta se stessa di sì:
prega
e spera che sia sempre così.
Da
Liturgia familiare, Rebellato, 1969
Che bella anche questa! Tutti si animano, si risvegliano, un tocco magico primaverile fluidifica ciò che era ghiacciato. Bimbi, anziani, nessuno può rimanere insensibile di fronte a questo impulso vitale.
RispondiEliminaBellissima entra dentro a rinnovare ricordi e amore!
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