lunedì 12 marzo 2012

Tommaso Lisi


IN QUESTI GIORNI DI MARZO

In questi giorni di marzo
mio padre torna ragazzo.
Sale in soffitta, gira per le stanze,
rovista sottoscale e ripostigli
alla ricerca affannosa
e disperata di non sa che cosa.
Come un animale dal letargo
mio padre in questi giorni
esce dalla sua vecchia età.
Le rughe gli si spianano, non ha
più bisogno d’occhiali,
il suo bastone è come un ramo fiorito
con tanta leggerezza lo porta.
Mia madre (pure è da tanto che ne sopporta
questi bruschi ritorni giovanili
scandalizzata e felice) sbalordisce
davanti a certe sue imprevedibili uscite
e si chiede se ancora non lo conosce.
Non vuole rassegnarsi, benedetta,
ad avere un marito
in meno e un figlio in più.
E mentre traffica in cucina
sussulta a una voce che le viene
dalla strada, dal fondo del cuore:
quel nuovo figlio discute col più grande
e vuole avere per forza ragione.
Scandalizzata e felice
fa di no con la testa ma dice
con tutta se stessa di sì:
prega e spera che sia sempre così.

Da Liturgia familiare, Rebellato, 1969


2 commenti:

  1. Che bella anche questa! Tutti si animano, si risvegliano, un tocco magico primaverile fluidifica ciò che era ghiacciato. Bimbi, anziani, nessuno può rimanere insensibile di fronte a questo impulso vitale.

    RispondiElimina
  2. Bellissima entra dentro a rinnovare ricordi e amore!

    RispondiElimina