lunedì 5 dicembre 2011

Lorenzo Stecchetti (Olindo Guerrini)


QUANDO TU SARAI VECCHIA

Quando tu sarai vecchia e leggerai
Questi poveri versi accanto al fuoco
Rivedrai colla mente a poco a poco,
I giorni in che t’amai.

E ti cadrà sul petto il viso smorto,
Per la memoria del tuo tempo lieto:
A me ripenserai nel tuo secreto,
A me che sarò morto.

E ti parrà d’udir la voce mia
Nel vento che di fuor suscita il verno,
E ti parrà d’udir come uno scherno,
Una bieca ironia.

E la voce dirà: Te ne rammenti,
Te ne rammenti più? Com’eran belli
I tuoi capelli d’oro, i tuoi capelli
Sul bianco sen fluenti!

Oh come il tempo t’ha mutata! Oh come
T’ha impresso in viso i suoi deformi segni!
Dove son dunque i tuoi superbi sdegni
E le tue bionde chiome?

Sola al tuo focolar siedi piangendo
La giovanil tua morta leggiadria:
Io piango solo nella tomba mia:
Vieni dunque: t’attendo!

Vieni e se in vita mi fallì la speme
Di viver teco i giorni miei sereni,
Ci sposeremo nella tomba. Vieni:
Vi marciremo insieme.



Da Postuma, Zanichelli Editore, Bologna, 1961


Quante variazioni sul tema del carpe diem oraziano! Il 4 aprile avete letto Alla sua donna ritrosa di Andrew Marvell; il 6 aprile, la poesia di Yeats Quando tu sarai vecchia, e oggi leggete questa di Stecchetti. Sia Yeats, sia Stecchetti si sono ispirati ed hanno imitato un famoso sonetto di Pierre de Ronsard (Quand vous serez bien vieille) che potrete leggere, qui, dopodomani.

Dopo la vecchiaia, si sa... Ecco, allora, E. E. Cummings che scrive When thou art dead. Lo leggerete venerdì. (Ma insomma lo stesso Stecchetti, con Il canto dell'odio, che avete letto il 17 ottobre, aveva già fatto quest'ulteriore passo avanti). 


4 commenti:

  1. Troppo forte!
    Nel finale (... e se in vita mi fallì la speme di viver teco i giorni miei sereni, ci sposeremo nella tomba) l'odio contro la donna che lo ha rifiutato si rende esplicito, mettendo a nudo la stolta crudeltà di colei che ha creduto di rendersi la vita migliore accanto a un altro ma, infine, può assaporare soltanto il terrore e la desolazione di una vecchiaia miserabile nel corpo e nello spirito.

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  2. E' di una agghiacciante tenerezza. L'espressione dell'anima di un UOMO che, nonostante tutto, ha continuato ad amare una Donna che, forse, non lo meritava. Un Amore che va' oltre la morte. (Mauro Barelli)

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  3. Ebbi modo di conoscere questi versi e avevo 16 anni, Non li ho mai dimenticato . All'epoca Notavo l'immensa tristezza. Oggi sento una tenerezza infinita

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  4. Bellissima poesia, di una tristezza infinita ma colma d' amore

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