FINE
D’ANNO
«Ma
di giorno, vedessi,
c’è
un tratto della via
di
alberi spogli carichi d’uccelli
che
sembrano foglie...»
Così
mi dice,
non
sapendo nulla di sé
se
non che un tempo invisibile
ci
prende, ed è già trenta
volte
che lei vede fiorire quella pianta.
E
niente sa di me
che
a un vento invisibile
mi
lego, che vorrei cavarmi gli occhi
che
sognano che sognano
a
età remote si spalancano,
guardano,
gli alberi nudi
non
più spogli, che volano che volano
e
un tempo odoroso di canne
li
prende, un battere di panni.
Da Bella e Bosco, Stamperia dell’Arancio, 2000
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