POEMETTO
DELLA NEVE
1
Attendo
notizie, me le porti
lo
sciogliersi della neve
su
questo bilanciato silenzio
Dei
fatti: incanutiscono nella breve ora di luce
li
brucia un sole imbaldanzito
e
una deriva li allontana li spazia
e
inzavorrati calano in buchi neri
questa
interna trama della tetra
che
è poi il suo riprendersi
il
soffio il fiato nostro
E
di me: non mi tornano i gesti
le
parole stesse si sfiorano
si
chiude il tempo e traccia un suo cerchio
dolorosamente
persegue
un suo disegno, ambiguo,
dove
l’occhio si sperde
la
rosa di luce che varca mare e cielo
ed
essa mi cancella anche altre voci
le
mie le vostre
perciò
attendo notizie, un segno,
la
spirale di fumo
i
quieti rumori della casa
2
L’attesa
s’affissa
allo
sciogliersi della neve
che
ripete il rito di primavera,
è
l’orlo della vita
quando
tornano alla terra i suoi colori
giallo
e bianco
disseminati
colori che l’occhio discopre
con
meraviglia per noi ora
che
forse nulla sappiamo
e
non conosciamo
Dove
il vento porta le nubi
o
quando il sole taglia radente il verde delle querce
come
sottilmente trama la terra il suo viaggio
Nella
deriva gli anni accumulati
non
colgono il responso:
per
routine Sibilla
disperde
bizzarre capovolte foglie,
magri
segni persistono
sillabazioni
che non ci dismalano
che
solo ci inducono a percorrere esili tracce,
l’infisso
tragitto
e
non sappiamo se ospiti o figli
siamo
destinati a durare
3
A
questo punto solo resta
interrogare
il già fatto:
ciglia
filiformi capi?
Incunaboli
appena
il sole chiude il suo corso
e
la notte coniuga vicissitudini
l’intreccio
persistente di tremori remoti
Poi
che ancora? Scivola un’alba da poco
e
i chiari suoni li disperde la luce
La
memoria si gonfia d’acque
per
un verde che incrina i dorsali,
spezza
d’acchito il bianco, è ancora la neve,
e
si allarga in dimensioni astrali:
l’ombelico
della vita
il
dubbio
se
siamo noi con le cose
o
se camminiamo in cerca di che non sappiamo
il
graffito dei giorni
che
ingloba sole e azzurro
il
fremito il guizzo del sangue
che
si disfa in mondiglia
Da
Altre
contingenze,
Caramanica Editore, 1999
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